Pubblichiamo il verbale del Laboratorio del gruppo di lavoro nazionale degli Osservatori “Giustizia e dialoghi transculturali”, svoltosi presso il Palazzo di Giustizia di Firenze il 22 settembre 2017

 

Gruppo “Giustizia e dialoghi transculturali ”

Verbale del Laboratorio 22 settembre 2017

Palazzo di Giustizia Viale Guidoni Firenze

Il laboratorio del 22.09.2017 ha visto una numerosa e variegata partecipazione come da verbale delle presenze allegato al presente verbale.

Dopo una presentazione personale illustrativa delle diverse professionalità (magistrati togati, GO, GoT, GdP; funzionari giudiziari, avvocati, professori universitari, assegnisti, tirocinanti, studenti) e delle singole motivazioni alla partecipazione del gruppo, si è subito affrontata la proposta di divisione in gruppi tematici per un approfondimento dei diversi temi in discussione.

La riflessione comune è stata quella che l’organizzazione del nostro lavoro comune non è un dato meramente tecnico e neutro (Breggia, Minniti) , che l’indagine e la riflessione su queste tematiche deve necessariamente essere fatta con la copresenza di esperti di altre discipline (antropologi, psicoterapeuti, etc) . Il prof Santoro ha illustrato il tema della ricerca effettuata dall’università di Firenze (dipartimento diritto degli stranieri) sui provvedimenti emessi in tema di richiedenti asilo e sull’esame dei colloqui presso i CAS e i giudici. I racconti resi dai richiedenti asilo spesso divergono perché muta la stessa percezione della propria esperienza, l’esperienza nei Cas e in Italia cambia la prospettiva, la ricostruzione della storia è quindi un problema ermeneutico e non solo di verifica dell’attendibilità della narrazione, anche la registrazione dei colloqui non è un dato neutro (per es. può cambiare con le modalità delle riprese tecniche). Si è posto anche il problema della verifica della traduzione linguistica che spesso non è neutrale né fedele e la necessità di essere affiancati da mediatori culturali.

Per altro verso si è discusso sulle modalità con le quali il giudice affronta il colloquio, di come, ad esempio, pone le domande. E’ così emersa la necessità che il giudice, durante l’audizione, possa essere affiancato da antropologi. I giudici del Tribunale di Bologna, sezione specializzata immigrazione e richiedenti asilo, hanno segnalato che tale prassi viene attualmente seguita presso la loro sezione. Emerge così l’esigenza che tale risorsa non debba essere data su di un piano meramente volontaristico e che appare necessario individuare la possibilità di accedere a forme di finanziamento attraverso progetti di ricerca anche in ambito comunitario.

Daniela Consoli ha proposto una riflessione su come spesso il legislatore predisponga interventi che non raggiungono o non possono raggiungere gli obiettivi prefissati; sarebbe 2

interessante poter svolgere una ricerca per la valutazione dei costi e delle risorse disponibili al fine di valutare la possibilità di intraprendere diverse e nuove strade.

Lovati e Bisogni hanno riproposto l’idea di predisporre un modello di intervista da sottoporre a uffici giudiziari, avvocatura e associazioni finalizzato a individuare quali sono le materie ricorrenti e le esigenze degli uffici e degli utenti, indagine che appare funzionale e necessaria al fine della predisposizione di buone prassi, proposta questa condivisa da Letizia Mancini (univ. Statale Milano) che dà la propria disponibilità ad una riflessione sulle modalità del format.

All’esito della discussione i partecipanti hanno espresso unanime desiderio di “restringere” i temi di cui all’OdG per costituire dei gruppi di lavoro sin da subito operativi nello spirito pragmatico degli osservatori sulla giustizia civile :

1) Gruppo : preparazione di un convegno sullo ius soli e MNA: coordinatore Giacinto Bisogni (giacintobisogni@yahoo.it). La proposta condivisa è stata quella di affrontare il tema da un punto di vista complessivo e non solo giuridico con il coinvolgimento delle associazioni, del mondo accademico e della scuola per avere su questi temi un approccio diverso e rimuovere i pregiudizi correnti. Hanno dato adesione alla partecipazione: Santoro, Lovati, Cesaro, Mancini, Moretti, Martuscello, Moyersoen, Ricca

2) Gruppo: nuove sezioni specializzate previste dal d.l. n.13/2017, confronto sulle prassi organizzative e interpretative, formazione multidisciplinare, colloquio migrante. Coordinatore Luciana Breggia (fiordiligi@world.it). Hanno dato adesione alla partecipazione: Beatrice Cecchi, Causarano, De Rose , Spada, Morandi, Santoro, Roselli, Brucoli, Costagli, Moretti, Villecco, Pipponzi;

3) Gruppo: diritto e istanze interculturali (osservatorio sulla giurisprudenza, riflessione sul linguaggio del diritto, scritto e parlato; sulle pratiche straniere e sulle risposte alle domande di giustizia) . Coordinatore Ilenia Ruggiu (iruggiu@unica.it) Hanno dato adesione alla partecipazione: Bellucci, Corsini, Bartolucci, Galli; Mancini, Lovati, Oliva, Causarano, Pirosa, Bisogni, Ricca Isola.

Da un punto di vista operativo si è deciso che al ricevimento del presente verbale chi vuole unirsi ai gruppi di lavoro, prenda direttamente contatto via mail con il coordinatore.

Lovati rimarrà la coordinatrice del Gruppo Nazionale. Si segnala inoltre che, come da decisione assunta nell’incontro precedente, l’Osservatorio di Milano ha dato disponibilità ad inserire sul sito (www.milanosservatorio.it) una nuova sezione “Giustizia e dialoghi transculturali” nel quale 3

potranno essere inseriti i verbali delle riunioni nazionali e dei gruppi, nonché i materiali di consultazione.

Brucoli e Bisogni avanzano la proposta di aderire alla campagna culturale e alla petizione della legge di iniziativa popolare Ero straniero – L’umanità che fa bene (promossa da: Radicali Italiani, Fondazione Casa della carità “Angelo Abriani”, ACLI, ARCI, ASGI, Centro Astalli, CNCA, A Buon Diritto e CILD) : i presenti all’unanimità aderiscono alla proposta.

Si conviene infine di convocare la prossima riunione nazionale per il giorno 2 febbraio 2018 ore 14,00 a Milano.

 

Download: Verbale Firenze 22.9.17